E’ nato a Ravenna nel 1992 ed è morto a Chiavari (Genova) nel 1961. Allievo, in prima istanza, del padre, pittore murale, ha in seguito dal 1908
sino al 1914 i corsi presso l’Accademia di Brera a Milano dove si era trasferito con la famiglia. Dopo la parentesi del primo conflitto mondiale,
ha ripreso a dipingere esponendo alla Biennale di Venezia del 1920 e partecipando, nel 1922, ad una mostra collettiva organizzata a Milano con
i pittori Funi, Oppi, Dudreville, Tosi e Malerba.
Dopo la Biennale veneziana del 1924 Salietti è entrato a far parte del movimento “Novecento Italiano”,
organizzato da Margherita Sarfatti. Nel 1925 è diventato Segretario del movimento, probabilmente, per la cura e la precisione mostrata nei rapporti
con gli artisti e i critici, con le varie gallerie e con le autorità nazionali. Ha Partecipato alla “Prima mostra del Novecento italiano”, nel 1926,
a Milano.
L’anno dopo è stato tra i fondatori del “Gruppo dei sette pittori moderni” insieme a Funi, Sironi, Tosi, Carrà, Marussig e Bernasconi.
Negli anni Venti, Salietti ha scoperto Chiavari e se n’ è innamorato. La prima opera qui eseguita risale al 1921 e raffigura il caratteristico
quartiere degli scogli, zona che era abitata da pescatori e da operai del vicino Cantiere Navale.
La presenza di Salietti a Chiavari ha attirato
numerosi altri artisti : Carrà, a Moneglia, ha dipinto due opere di notevole importanza: “Il pino sul mare” e “Marina a Moneglia”;
in questa parte di riviera hanno altresì operato Funi, Bucci, Sironi, Tosi (che ha soggiornato a Zoagli). Salietti ha partecipato a
numerosissime Esposizioni sia nazionali che internazionali: la Mostra di Barcellona del 1929; l’Esposizione Mondiale di Parigi nel 1937;
la II e III Quadriennale di Roma; la XXIII Biennale veneziana del 1942, dove ha ottenuto il Gran Premio per la pittura; il Premio Marzotto
nel 1955 e 1956; la XXII Biennale d’Arte alla permanente di Milano, nel 1961. Nel 1933 è stato nominato membro corrispondente della “Wienner Secession”
e dal 1933 al 1936 ha fatto parte del Consiglio Superiore per le Antichità e Belle Arti di Roma. Nel 1949 ha ottenuto la nomina di Accademico
di Merito alla ligustica, classe di pittura. Salietti è stato pittore paesaggista, ritrattista e ha dipinto nature morte ed è stato un ottimo incisore.
Il suo linguaggio artistico è legato alle tematiche del Novecento alle quali è pervenuto attraverso esperienze secessioniste e tramite lo studio
approfondito della pittura classica italiana (Giotto, Masaccio).
Successivamente, attraverso il recupero della lezione impressionista, ha dato vita,
insieme al pittore Arturo Tosi, alla corrente naturalista del Novecento.
Nel 1941 si è trasferito defÌnitivamente a Chiavari. Sue opere si trovano
presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova, Milano, Roma, Firenze, Torino, Piacenza, Verona. Numerose sue opere anche all’estero. Museo di Cleveland
(USA), Montevideo, Mosca, Parigi, Zurigo, Monaco.
Gli sono state dedicate numerose mostre, fra le quali ricordiamo quella del 1964, a Milano, Palazzo
della Permanente. Sempre a Milano, nel 1967, alla galleria Gian Ferrari. Nel 1972, a Chiavari, è stata organizzata una mostra postuma a Palazzo Torriglia.
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