Genova 1888 - 1985. Pittore , scultore. affreschista e mosaicista. Frequentò l'Accademia Ligustica e fu allievo di Tullio Salvatore Quinzio (1858-1918),
per poi proseguire i suoi studi a Roma dove si perfezionò nello studio del nudo. Iniziò ad esporre nel 1912. Nel 1921 ottenne il pensionato Brignole-Sale
e nel 1928 fu iscritto tra gli accademici di merito alla Ligustica. Partecipò al movimento "Novecento" , iniziando nel 1926 a Milano le partecipazioni
alle mostre ufficiali del gruppo guidato da Margherita Sarfatti (1880-1961), divenendone,in seguito, uno dei massimi protagonisti; insieme a Sironi
ha affrescato le pareti della casa del soldato a Roma. Espose a numerose mostre nazionali ed internazionali,tra le quali si ricordano diverse Promotrici
genovesi,la Promotrice di Brera del 1924,alcune quadriennali di Roma, l'Esposizione Internazionale di Arti Decorative a Parigi nel 1925,
le mostre internazionali di Madrid nel 1928, Barcellona nel 1929,Bruxelles nel 1933, le Biennali di Venezia nel 1926 e 1942,
la mostra di Arti Figurative al Palazzo Chiablese di Torino nel 1961. Dipinse ritratti,figure,paesaggi,scene commemorative,soggetti religiosi.
Inizialmente si cimentò con il divisionismo e il simbolismo e in questi lavori ritroviamo i caratteri della pittura di Previati Gaetano (1852-1920),
Segantini Giovanni (1858-1899) e Giuseppe Pelizza da Volpedo (1868-1907), successivamente approdò al mondo linguistico e tematico dei
novecentisti al quale restò legato,negli ultimi anni della sua attività ,soprattutto per la cromia. Sempre ai suoi esordi si dedicò alla incisione e
alla medaglistica.
Negli anni ottanta instaura un rapporto di amicizia e di frequentazione artistica,nella sua casa-studio sulle alture di Recco,a due passi dalla "magica"
abitazione di un altro grande pittore Oscar Saccorotti (1898-1986) , con l'architetto Angelo Valcarenghi della galleria d'arte Il Crocicchio.
Proprio in questa galleria d'arte Santagata allestisce le sue due ultime mostre personali prima della sua morte. Con Valcarenghi amava ricordare,
fra gli innumerevoli eventi della sua vita artistica e umana,il periodo in cui affrescò la volta del santuario Genovese di N.S. della Guardia;in tali
occasioni mostrava i vari bozzetti aventi per soggetto la Valle Polcevera ripresa dall'alto del monte Figogna. Probabilmente a causa della sua vicinanza con il mondo dei reduci di guerra (soprattutto quelli della prima guerra mondiale) e con il mondo delle arti figurative
in auge durante il periodo del regime fascista,Santagata subì uno strisciante e palese, anche se non dichiarato, ostracismo dal mondo della cultura
del dopoguerra.
L'opera di Santagata è di tipo principalmente pittorico, sia di affresco che di cavalletto, talvolta,tuttavia, si sono inserite esperienze nella medaglistica
e nella scultura. Di seguito si propone un puntuale excursus della vita artistica di questo artista.
Alla Promotrice di Genova del 1925 espose due opere che possono essere poi riconosciute quali Con l'anima in volo e Carlo Delcroix.
I bassorilievi, che per il loro intrinseco metodo di lavoro non son molto distanti da pittura e medaglistica; di tali lavori si conservano i bronzi
presenti nella Galleria d'arte contemporanea di Genova-Nervi.
A Roma nella cappella della Casa dei ciechi di guerra si trova una Via Crucis in terracotta, così come il Cristo in croce e la Madonna del Grappa,
posizionati ivi susseguentemente.
Per la Biennale di Venezia del 1930 realizzò Il manico del frustino di Andromeda.
Tra il 1928 e il '32 affresca il salone della Casa Madre dei Mutilati di Roma (il Catino absidale: L'offerta della Casa Madre alla Vittoria e
le tre lunette laterali:la partenza, l'assalto, il ritorno).
Pittore A. G. Santagata (1888-1985) "Soldato con mantellina" , studio a carboncino per affresco 1926 (collezione privata, Genova - Italia)
A. G. Santagata Affresco celebrativo per Antonio Locatelli, particolare. Casa Littoria , Bergamo 1941
Nel 1936-37 affresca il cortile delle Vittorie (lato ovest) della Casa Madre dei Mutilati di Roma. Nello stesso anno esegue un affresco nel Collegio
IV Novembre al Lido di Ostia (Roma) andato distrutto per eventi bellici.
Nel 1938 affresca la casa dei Mutilati di Genova e realizza anche una vetrata all'ingresso dell'edificio.
Esegue anche 5 mosaici all'interno del Palazzo di giustizia di Milano ("le leggi fasciste" è stato rimosso).
Negli anni 1938--1940 dipinge l'affresco sulla facciata del Padiglione Italiano alla Biennale di Venezia (La Regina del Mare)
Nel 1940 realizza l'affresco nella sala delle adunate e della cappella (l'attesa e l'attacco) presso la Casa del Mutilato di Palermo.
Nel 1941 realizza un affresco celebrativo all'interno della casa Littoria di Bergamo dedicato alla medaglia d'oro Antonio Locatelli.
Nel 1942 affresca il salone della Casa dei Mutilati di Milano e realizza anche la vetrata all'ingresso dedicata alla medaglia d'oro Paolucci di Calboli.
Nel 1944 realizza due mosaici nel salone della casa del Mutilato di Ravenna: " Giulio Cesare attraversa il Rubicone" e "la marcia su Roma",
quest'ultimo distrutto durante i giorni della liberazione.
Nel 1953 esegue due affreschi nell'ala nuova dell'ospedale Galliera (sala d'attesa pronto soccorso) di Genova.
Nel 1953 affresca l'entrata del palazzo "Eridania" di Genova (la Valle del Po).
Nel 1955-57 realizza gli affreschi della cupola e dei pennacchi) nella Basilica Regina degli Apostoli in Roma. Successivamente
esegue due mosaici sulla facciata esterna del palazzo del Mutilato di Milano (i mutilati e i reduci inneggiano alla pace)-
Restaura e modifica l'affresco all'interno della casa Littoria di Bergamo danneggiato durante i giorni della liberazione
(modifica un gruppo di camice nere in un gruppo di popolane)
Nel 1963 esegue gli affreschi delle volte del Santuario di Nostra Signora della Guardia di Genova.
Nel 1977 realizza i mosaici all'inteno e all'esterno della cattedrale di Recco (Genova).
Esegue anche un mosaico nella cappella di famiglia Pedemonte nel cimitero di S.Ilario (Genova) e un affresco nella cappella di famiglia Zucconi nel cimitero di Megli, frazione di Recco (Genova).
Sue opere sono conservate nelle Gallerie d'arte Moderna di Genova, Milano e Roma; all'interno della casa del Mutilato di Genova sono conservati tre bozze ad olio degli affreschi della Casa Madre di Roma e un busto in metallo di Carlo Delcroix, fondatore dell'associazione Mutilati ed invalidi di Guerra. Studi, cartoni, bozzetti e il busto in marmo di Delcroix sono conservati alla casa Madre dei Mutilati di Roma. Altre opere si trovano al Ministero dell'Interno.
Dal 1980 un'opera ad olio, Le oranti, del 1918, è entrata a far parte della collezione dei Musei Vaticani.
Le sculture: busto in marmo di Carlo Delcroix (conservato nella Casa Madre dei Mutilati ed invalidi di Roma); busto in bronzo del generale Emilio Bertotti;
busto in bronzo della medaglia d'oro Giuseppe Garrone (in mostra nel museo del Risorgimento all'interno dell'altare della Patria in Roma);
bassorilievo sulla facciata del palazzo sul Lungotevere Michelangelo n°9 Roma, "La Madonna del Grappa fra gli Arcangli Gabriele e Michele" (non firmato ma fedele nella riproduzione della soprafinestra nella Casa Madre dei Mutilati);
scultura "La Madonna Regina" nella cappella della casa di lavoro per i ciechi di guerra;
Per quanto riguarda le realizzazioni di medaglie si segnalano:
· Pellegrinaggio carsico, bronzo, diametro 35 mm (Associazione Naz. Mutilati Invalidi di Guerra - maggio, 1923)
Recto: Eroe invalido, trasportato dall'aquila (A.G. Santagata - S.J.)
Verso: Corona di rovi fioriti. Iscrizione circolare.
· Pellegrinaggio trentino, bronzo, diametro 35 mm (Associazione Naz. Mutilati Invalidi di Guerra - maggio,1925)
Recto: Pie Donne e crocifissione (A.G. Santagata - S. Johnson)
Verso: Il castello di Trento. Iscrizione circolare.
· Ai commilitoni belgi, bronzo, diametro 35 mm (Associazione Naz. Mutilati Invalidi di Guerra - primavera, 1926)
Recto: Perseo sale su Pegaso (A.G. Santagata - S.J.)
Verso: Fascio Littorio. Iscrizioni circolari e lineari.
· X annuale della Fondazione, bronzo, diametro 35 mm (Ass. Naz. Mutilati Invalidi Guerra, Sezione di Milano - primavera, 1927)
Recto: La vittoria alata con gladio combattente (A.G. Santagata - S.J.)
Verso: La Madonnina del Duomo di Milano. Iscrizioni circolari e lineari.
A. G. Santagata medaglia in Br. diametro 35mm. X ANNUALE DELLA FONDAZIONE - 1927
. Carlo Delcroix, bronzo, diametro 30 mm, tributo di officina fiorentina e destinata al busto di Carlo Delcroix realizzato da Santagata e conservato nella Casa Madre dei Mutilati di Roma - 1928.
Recto: Testa di Delcroix e iscrizione circolare
Verso: Eroe nudo sollevato dall'aquila ( A.G. Santagata).
· Adunata legioni mutilati, bronzo, diametro 35 mm. 1931
Recto: Eroe ignudo scolpisce la Vittoria. Iscrizione circolare (A. G. Santagata)
Verso: Testa di Mussolini, iscrizione circolare.
· Aurelio Nicolodi, bronzo, diametro 40 mm (Unione Italiana dei ciechi - 1931)
Recto: Testa del Nicolodi, iscrizione circolare (A. G. Santagata)
Verso: Due ciechi con fiaccola. Iscrizione circolare.
· I mutilati di guerra milanesi a Galeazzo Ciano, bronzo, diametro 40 mm. 1931
Recto: Locomotive a vapore e uomo a cavallo (A. G. Santagata)
Verso: Stazione Centrale di Milano e simboli. Iscrizione circolare e lineare.
A. G. Santagata medaglia in Br. diametro 40 mm. Mutilati di guerra milanesi a Galeazzo Ciano - 1931
La fermezza del tratto disegnativo di Santagata si ritrova anche nella decorazione di libri e in numerosi numeri della rivista Vittoria'
bollettino dell'Associazione Nazionale Invalidi di Guerra. I disegni del Santagata si possono vedere nei seguenti libri:
· Canti di gerra di Gian Maria Cominetti 1916 *Sette santi senza candele di Carlo Delcroix, Vallecchi editore 1924;
· In divine parvenze 1927 di Paola Maria Arcari
· La ballata del vecchio colonizzatore di Renzo Laurano 1937 (tre litografie);
· La leggenda di Roma di Carlo Delcroix.
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