E’ nato a Roma nel 1898 ed è morto a Recco (Genova) nel 1987. Dal 1914 si trasferisce in Liguria,dapprima a Genova,quindi nella riviera di levante,
dove svolge la maggior parte del suo percorso artistico,tanto che è considerato un “pittore ligure”. A Genova ha lavorato,fra gli altri,
con l’architetto -pittore Enzo Bifoli (1882-1965),alle dipendenze di Coppedè. Ha aderito nel 1926 al movimento del Novecento Italiano e
nel 1927 tiene la prima mostra personale alla galleria Esame di Milano ed espone alla Biennale di Arti Decorative di Monza. E’ stato invitato
alla seconda Mostra del Novecento a Milano e, dal 1930 al 1940, a tutte le Biennali di Venezia,dove,nel 1942 ha tenuto una mostra personale.
Nel 1948 ha riesposto alla Biennale di Venezia. Frequenti e ripetute sono state le sue partecipazioni alle quadriennali di Roma e alla Promotrice di Torino.
Angelo Valcarenghi - che ha goduto della benevole amicizia e stima di Saccorotti e della sua consorte Raffaella,
tenera e fedele compagna di vita e decisa e caparbia custode della memoria dell’artista dopo la morte di questo,
che spesso e volentieri lo invitavano, per “ragionare d’arte” o semplicemente per fare quattro chiacchere, nella propria casetta sulle
alture di Recco, immersa fra gli ulivi e con il mare come sfondo, che loro chiamavano “Il pettirosso”
( ubicata a poche centinaia di metri dalla casa-studio del pittore Antonio Giuseppe Santagata) e che, per ragioni professionali ha
frequentato tantissimi artisti - sostiene che poche volte gli capitava di trovare una perfetta coincidenza fra l’uomo e la sua opera artistica,
tutto in lui e nell’ambiente in cui Oscar viveva e operava traspirava creatività e sensibilità artistica e costituiva proiezione dei suoi lavori artistici.
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