E’ nato a Gerona, in Spagna nel 1930. Bisnonno genovese di Sori ( si chiamava Dessori, dapprima storpiato dal dialetto e poi tradotto
in spagnolo divenne De Soi), Manuel De Soi è venuto in Italia, a Genova nel 1975 per ritrovare le sue radici, per scoprire questa città
protagonista dei racconti di nonni. La sua formazione è teologica, abbandonato il seminario Manuel si dedica alla recitazione –
lavorando alla radio e a teatro come attore – e alla pittura a livello professionale ( essendosi dedicato alla pittura e al disegno
amatoriale sin da bambino). La prima mostra è stata allestita a Gerona, una collettiva, per inaugurare il museo della città,alla quale
ha partecipato anche Salvator Dalì , nativo di quella città.
La sua pittura affonda le sue radici nel mondo dell’inconscio e del conseguente linguaggio surrealista, al quale sembrano particolarmente
votati gli artisti spagnoli. Così il critico d’arte Felice Ballero in occasione di una mostra che De Soi ha allestito negli anni settanta
a Il Crocicchio, in Campomorone: “ Pittore con una particolare attenzione per la figura,svolge tuttavia diversi temi all’insegna di
una specie di surrealismo lirico, cioè senza allucinazioni e senza misfatti, ben strutturato tra memoria e nostalgia.”
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